Sembra quasi un esercizio di stile o un pretenzioso argomento metaletterario, visto appunto lo spazio nel quale ne stiamo parlando, ma è di fatto interessante osservare come oggi, nella comunicazione digitale di un’impresa, di qualsiasi settore essa sia, il blog svolga un ruolo troppo prezioso per non essere considerato decisamente necessario. Dalla funzione specifica di quella che viene appunto definita attività di article marketing, alla più generica esposizione di contenuti aggiuntivi circa la propria realtà, il proprio settore di competenza e il proprio mercato di interesse, i vantaggi che ne derivano sono molteplici e generativi. Il blog è infatti un contenitore dinamico di informazioni supplementari e uno spazio di approfondimento nel quale un soggetto può esprimersi in modo più diffuso e completo di sfumature e personalità. Per dirla nella maniera più intuitiva possibile, è come ascoltare una persona in un discorso compiuto e a più riprese, a proposito di diverse questioni che lo riguardano o interessano, nell’arco del tempo, a confronto con nuovi stimoli e interazioni: non è il modo migliore per conoscerla e apprezzarla? Lo stesso vale per un brand. Lo storytelling è funzionale, tanto più quando si svolge nel tempo e si aggiorna per espandere le prime “battute” del “piacere, mi chiamo…, mi occupo di… e lo faccio da…”, espresso già in modo cristallizzato nel sito. Ma, scendiamo più nel concreto, quali sono gli effetti positivi per il business che l’attività di blogging porta con sé? Perché è così importante avere un blog aziendale? Eccovi una lista di 3 argomentazioni allo stesso tempo “tecniche” e non.

SEO, ergo sum! Un miglior posizionamento del sito nel web

Ormai, più o meno ferrati in materia, conosciamo tutti l’importanza del fattore “SEO” per il buon posizionamento di ogni sito all’interno del motore di ricerca più utilizzato al mondo, ovvero Google. Certo, qui, la SEO (Search Engine Optimization) di costituzione del sito è il fondamentale punto di partenza, ma da sola non basta. Avere l’opportunità di continuare ad applicarla, in modo aggiornato e costante, tramite contenuti che introducono nuove keyword legate al settore e che rispondono a sempre più specifiche query che si pone l’utente, in relazione a diverse e contingenti esigenze dettate dall’attualità, è l’arma segreta per aumentare il proprio potere di indicizzazione nel web. E, inutile allora dire, che ottimizzare l’indicizzazione del proprio sito significa esserci ed esserci bene in vista per ogni potenziale nuovo cliente!

Fiducia genera fedeltà. Uno strumento per fidelizzare il proprio pubblico

Ogni brand è un’azienda che offre un servizio o un prodotto a pagamento, e lo fa all’interno di un mercato costituito da altre aziende competitor che offrono varianti dello stesso prodotto o servizio. Perché allora scegliere un brand piuttosto di un altro? Numerose sono le risposte a questa domanda, ma la fiducia è sicuramente un elemento centrale: la fiducia in un’offerta di qualità e in un approccio competente, attento e onesto. Una fiducia che si può trasmettere non solo attraverso l’offerta effettiva o la buona presentazione di questa, ma anche attraverso l’approfondimento di varie tematiche collaterali. In poche parole, gli articoli di un blog aziendale possono rispondere a domande e curiosità dell’utente o aprire con lui nuovi spazi di dialogo e contatto in materia, generando interesse e fiducia. E si sa, dalla fiducia ben coltivata alla fidelizzazione il passo è breve!

Authority + Awareness. Uno spazio per rinforzare l’identità del brand

Un dato di fatto della comunicazione è che lo storytelling è parte fondamentale nel determinare e veicolare l’identità di un brand. Oltre agli elementi visual, di grafica e immagini, infatti, la “voce” del marchio è un aspetto da non trascurare. E, in particolare, il cosiddetto “tone of voice”, e dunque la specifica qualità di quella voce, che parla in modo amichevole o poetico o ironico o formale, eccetera. Nel contesto di un blog, la declinazione di un certo tone of voice si amplifica, e la sua cifra diventa ancora più specifica e riconoscibile, conferendo al brand una scala valoriale e una personalità ben determinata, della quale l’utente è consapevole e nella quale si può riconoscere o dalla quale può essere semplicemente attratto: una solida brand awareness. Senza considerare, poi, che la stessa scelta degli argomenti e la capacità di parlarne in modo preparato, accattivante e consapevole dà autorevolezza e credibilità al brand. E allora A alla seconda, quella di “authority” + “awareness”, è la combinazione vincente per avere presa, creare engagement e trasformare tutto ciò in business di successo!