A causa del Covid-19 molti siti web hanno avuto un calo delle performance dovuto a riduzione del traffico e mancanza di conversioni. Le attività di SEO risultano più che mai essenziali per migliorare il posizionamento del proprio sito web su Google e per recuperare le posizioni perse in questo periodo così particolare.

La pandemia che ha colpito il nostro paese a marzo 2020, ha portato innumerevoli cambiamenti per le imprese di tutti i settori. Molte aziende hanno chiuso temporaneamente o hanno dovuto reinventarsi; siti web ed e-commerce hanno fatto i conti con la nuova search intent e le esigenze degli utenti; il mercato digitale si è modificato notevolmente. Per tutte le attività presenti online il lavoro da fare ora è molto: è necessario risolvere i problemi causati dal Covid-19, ma è importante anche prepararsi ad affrontare i nuovi competitor che per portare avanti il loro business sono approdati nel web.

Com’è cambiata la search intent a causa del Covid-19?

Nel periodo di lockdown c’è stato un notevole aumento di utenti nel web ma anche una rilevante variazione della search intent, l’intento di ricerca degli utenti: cosa cercano, come lo cercano. Nella SERP (Search Engine Results Page), ovvero la pagina dei risultati dei motori ricerca, ora gli utenti cercano argomenti diversi e utilizzano nuove keyword. Questo ha modificato senza dubbio il posizionamento nel motore di ricerca di molti siti, privilegiando le aziende di alcuni settori a svantaggio di altri. Tra i settori in calo troviamo quello tessile e della manifattura in generale, automotive, degli eventi e del turismo. Altri settori come il food&beverage, cosmetica, alimentare, salute, hanno avuto delle impennate positive causate proprio dal cambiamento dell’intento di ricerca e utilizzo di nuove keyword. La loro bravura è stata poi di sfruttare, grazie anche all’aiuto di professionisti, questo cambio di direzione per ottimizzare le pagine web con attività Seo incentrate alla creazione di nuovi contenuti in linea con i trend e le richieste degli utenti. Un esempio chiaro di tutto ciò è rappresentato dal settore food: la chiusura di bar e ristoranti ha portato gli utenti a ricercare online “servizi a domicilio” e costretto così le attività a rivoluzionare la propria modalità di lavoro e di comunicazione:

  • Inserimento menù online.
  • Adattamento del sito web: da semplice sito vetrina a e-commerce.
  • Creazione pagine Social dell’attività.
  • Aggiornamento dei contenuti del sito con nuove keyword, es: ristorante a domicilio, spesa a domicilio, consegna a casa ecc.
  • Utilizzo di Campagna PPC per spingere il nuovo business e combattere la concorrenza.

Queste sono solo alcune delle modifiche e degli aggiornamenti che le aziende hanno dovuto fare per far andare avanti la propria attività. Ma se per alcuni è stato facile grazie alla presenza in azienda si Seo specialist e Digital marketer, per altri è molto più complicato: in questi casi il fai da te infatti non serve e c’è bisogno di una consulenza e assistenza da parte di esperti per poter combattere ad armi pari e aumentare la propria visibilità.

Attività SEO post Covid-19: consigli per aumentare la visibilità.

Per affrontare al meglio il periodo post Covid-19 è importante sapere da dove partire, cosa fare e a chi rivolgersi. Le attività SEO, sia all’interno del sito (on-site) che esterne al sito (off-site), sono fondamentali se si vuole dare visibilità al proprio sito web e migliorare il posizionamento. Ora che il Covid-19 sembra aver dato una tregua, bisogna tirare le somme e capire come agire da adesso in poi. Le ricerche degli utenti sono cambiate e anche le abitudini, proprio per questo è necessario adattarsi ad una nuova mentalità sempre più legata al mondo digital. Come sempre la soluzione migliore è affidarsi ad un esperto che ci possa guidare passo passo e consigliare le giuste attività da mettere in moto a seconda del business, target, possibilità economica e trend.

Ci sono però alcune attività di base che è possibile svolgere in autonomia.

Mantenere aggiornata la propria scheda Google MyBusiness: inserire nuovi servizi se presenti, aggiornare gli orari, inserire link alla pagina web. Utilizzare strumenti quali Ubersuggest, Google Trend, Seozoom o Semrush (nelle versioni free) per valutare come sono cambiate le ricerche riguardo al proprio business: capire come gli utenti ricercano un servizio è utile per aggiornare poi il sito web e creare un piano editoriale. Modificare i contenuti attuali del sito web: aggiornare i contenuti presenti nel sito inserendo nuove keyword più performanti. Nel caso di un e-commerce è consigliabile ottimizzare le schede prodotto per fornire più informazioni possibili. Creare nuovi contenuti: scrivere news e articoli con contenuti di qualità e informativi. Campagne PPC: un cambio di strategia è indispensabile in quanto gli utenti ora non hanno l’esigenza di finalizzare un acquisto, ma voglio informarsi per poi completare l’azione nel lungo periodo. Le campagne PPC vanno quindi riviste in quest’ottica, via libera a campagne brand (la concorrenza aumenta quindi non vanno eliminate) con obiettivo traffico sul sito web. La soluzione per migliorare il posizionamento di un sito web sarebbe quella di sviluppare una strategia marketing che comprenda attività SEO, advertising, Social e Digital PR. Fare tutto ciò autonomamente senza basi solide è molto complesso, per questo affidarsi ad un esperto è fondamentale, soprattutto nelle fasi iniziali. Dopo tutto “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, quindi meglio partire con la consulenza giusta.