Buyer personas, queste sconosciute. Cosa sono? Perché dovremmo conoscerle? A cosa ci possono servire?

La maggior parte delle volte che analizziamo un cliente, creiamo una panoramica del suo business e quindi del suo target di riferimento, ci troviamo di fronte ad informazioni generiche e poco approfondite. Proprio rispetto al target, alla domanda “Chi sono i tuoi utenti?” la risposta che spesso riceviamo è “Potenzialmente tutti!”. Ma siamo davvero sicuri che sia la risposta giusta e la più utile? Possiamo comunicare un servizio, vendere un prodotto, promuovere un brand con linguaggio e strumenti adatti a questo “tutti”? Probabilmente no, e chi dice di sì forse non conosce fino in fondo di cosa si sta parlando realmente. Le buyer personas entrano in gioco quando si parla di target di riferimento, quindi clienti potenziali e acquisiti. Vediamo insieme cosa sono e come riconoscerle.

Cosa sono le buyer personas?

Quando si progetta una strategia di comunicazione per un brand è fondamentale conoscere il pubblico a cui vogliamo rivolgerci, solo così possiamo studiare una comunicazione efficace che incuriosisce gli utenti e fa crescere il brand. Le buyer personas sono proprio questo: lo stereotipo di utente ideale per uno specifico brand. Trovare e conoscere la propria buyer persona vuol dire individuare un profilo utente con specifiche caratteristiche: stile di vita, interessi, comportamenti, età, sesso. La buyer persona per un’azienda è utile per moltissime ragioni:

  • Individuare canali e mezzi di comunicazione più adatti al target.
  • Scegliere i contenuti da comunicare.
  • Capire cosa cerca il proprio target può essere utile anche nel processo di creazione di un nuovo prodotto o servizio.
  • Conoscere esigenze e dubbi dei proprio acquirenti permette di anticiparli e fornire la giusta assistenza.

Per un’agenzia marketing è indispensabile avere le idee chiare sulle buyer personas dei propri clienti. Se così non fosse le strategie lead generation, sia offline che online, rischiano di non essere efficaci. La fase di analisi del brand e del mercato risulta quindi fondamentale, ed è soprattutto molto importante che tra agenzia e cliente ci siano stretta collaborazione e comunicazione chiara e diretta.

Come trovare la buyer persona?

Il primo consiglio quando si cerca costruire la buyer persona giusta è quello di individuare le caratteristiche che ci interessano. Per esempio geolocalizzazione, età, sesso, professione, interessi, mezzi di informazione utilizzati e potere di acquisto. Scelte le nostre variabili si passa all’analisi per strutturare il profilo ideale. Quali strumenti  utilizzare per definire la buyer persona. Intervista ai propri clienti: la cosa più facile è partire da quelli che siamo certi essere nostri clienti. Può essere una strategia anche di marketing quella di intervistare gli utenti attraverso un breve questionario che alla fine consente all’utente di ricevere un premio, un buono sconto, una guida o altri contenuti. Collaborare con commerciali e team vendite: all’interno di un’azienda il team commerciale sa sicuramente chi acquista uno specifico prodotto o servizio. Approfondire quindi con il team aziendale questo aspetto può essere risolutivo. Analisi dei dati: Google Analytics su questo è molto utile in quanto fornisce un’indicazione su interessi e comportamenti degli utenti. Ricerche di mercato: strumenti come Semrush o Seozoom sono molto utili per confrontare i mercati, analizzare come gli utenti trovano i competitor, scoprire gli interessi. Sei davvero consapevole di chi è il tuo target? Studia nel dettaglio il tuo business e individua la tua buyer persona, da qui si parte per la giusta strategia di comunicazione.